ALLA SCOPERTA DEL QUARTIERE SEGRETO DI COMO
Lungo il lago, non lontano dall'affollata stazione della funicolare di Como, c'è una piccola strada asfaltata che diventa gradualmente una scalinata. Ecco il cuore del quartiere appartato e sconosciuto di Nosetta.
Bastano questi pochi passi per catapultarci in una dimensione diversa da quella comasca e per vivere l'atmosfera ovattata e affascinante, tipica dei paesini lacustri.
Il "fascino" è caratteristico dei luoghi del passato, abitati (in questo caso) da pescatori, barcaioli e lavandaie. L'itinerario è infatti chiamato "sentiero delle lavandaie"; divenuto urbano, un tempo collegava l'antica chiesa di S. Giuliano in Pomario con la cappella della Nosetta sull'antica strada per Torno.
L'antica mulattiera fu l'unica che conduceva a Blevio fino all'Ottocento, prima della costruzione di Via Torno; un sentiero che si snodava a sud-est, tra le pendici del monte Brunate e le sponde del lago.
Il suo nome è "Via della Madonnetta", per la piccola cappella costruita in cima alla strada in onore della "Madonna del Rosario".
Le suppliche e le preghiere alla Madonna continuarono anche nel secolo successivo a causa dell'epidemia di colera che invase l'Europa negli anni trenta dell'Ottocento”. Le lavandaie di Sant'Agostino, esposte al contagio per la loro professione, marciavano in processione verso la Madonnetta, che avrebbe protetto loro dalla malattia.
Un voto che ancora oggi si ripete la seconda domenica di luglio - protettore di tutti gli operatori del lago.
ANEDDOTI DIVERTENTI
- La sponda sinistra del lago a Como era detta anche “Riva di brutt” (riva dei brutti), per via degli scaricatori di porto, caratteri robusti poco avvezzi al linguaggio da salotto.
Scoprite la ricca storia di devozione e resilienza di Como durante le epidemie di colera. Dall'accorato voto alla Vergine Maria nella Cappella della Nosetta alla processione annuale di luglio, questo racconto rivela la fede inflessibile di una comunità in mezzo alle difficoltà. Scoprite le origini delle litanie lauretane, l'evoluzione delle tradizioni della parrocchia di Sant'Agostino e le trasformazioni architettoniche della Cappella della Nosetta. Immergetevi nella narrazione di preghiere, voti e sforzi di restauro che hanno preservato un'eredità sacra attraverso secoli di prove e trionfi.
Check out the interview with Tabata Caldironi, former dancer and author of Puccini's The Wounded Women. We explore with her the role of Puccini's heroines, the influence of art on social change, and the connection between creativity and femininity in the modern world.