A tu per tu con Silvia Valli Bridal Fashion Designer d'Alta Moda
Come sapete, siamo grandi supporter del Made in Italy, dell’attenzione ai materiali ed ai dettagli nel confezionamento. Amiamo la sostenibilità e la trasparenza, valori che condividiamo con fornitori, clienti e amici.
Silvia Valli è una di loro: stilista nata a La Scala di Milano, Designer di abiti da sposa e creatrice di esperienze uniche e su misura. Le abbiamo fatto qualche domanda per entrare nel suo mondo da favola.
Silvia, ci racconteresti come è iniziata la tua avventura?
Tutto è cominciato con una grande passione per il teatro, così forte da convincermi un giorno ad abbandonare la mia vita precedente (informatica in una multinazionale) ed intraprendere un corso di Sartoria Teatrale.
Dapprima ho seguito un istinto che mi indicava linee, costumi, storia. Poi ho iniziato a cucire, a lavorare per teatri e accademie, per approdare (e sono approdata ) infine alle spose nel 2004 che mi consentivano di conciliare lavoro e famiglia.
Il mondo sposa è l’unico, oltre al teatro, che consente di testare forme, volumi e applicazioni, seppure in versione più soft. Inoltre, a differenza dello spettacolo (troppo concentrato su Milano e Roma) mi ha anche permesso di fare la mamma.
Che cosa contraddistingue i tuoi abiti da Sposa da quelli degli altri marchi?
Penso che quello che mi differenzi a sia il tipo di servizio, anzi un vero e proprio percorso che intraprendo con la sposa, fino alla partecipazione al suo giorno più bello.
E’ un lungo processo di conoscenza con la persona a cui vado a realizzare un abito, che sì, verrà utilizzato solo una volta, ma che ha un valore emotivo altissimo.
L’altra principale differenza rispetto ai miei competitors è la selezione maniacale dei materiali: sono fissata!
Utilizzo solo materiali a KM0, dei quali conosco tutta la filiera produzione. Ogni abito è pensato specialmente per la mia sposa, è un pezzo unico realizzato sulla sua fisionomia, e sullo stile del suo matrimonio. Le ragazze sono coinvolte in ogni scelta, perché è l’abito che si adegua alla persona, le si avvolge attorno, e non il contrario!
Come scegli i materiali? (Anche la tua attività è legata a doppio filo con il Lago di Como; qual è la sua influenza in termini di materiali e ispirazione?)
Inizialmente ho lavorato tra Como e Lecco, per poi stabilirmi a Como, in pieno centro.
Avere un atelier qui è un grosso privilegio! È qui che vengono prodotti i materiali più pregiati, nonché i più innovativi e sperimentali della zona.
Inutile dire poi che l’ispirazione estetica è costante! Camminando per il centro e guardandoti intorno assimili bellezza, un’”eleganza da salotto” che mi attrae e mi guida. Non nego però di aver bisogno anche di viaggi, mostre e musei per continuare a stimolare e abituare il mio occhio al bello.
Per quanto riguarda i materiali, naturalmente la seta comasca è il non plus ultra assoluto. Fresca d’estate e calda d’inverno, è l’ingrediente principale di ogni mio abito, che utilizzo anche all’interno invece dei classici foderami. !Unica aggiunta non comasca sono i pizzi francesi, una specialità del Nord della Francia vicino a Calais. Naturalmente mi rivolgo solo a tessitori certificati di quel pizzo specifico!
La mia attenzione per la provenienza non è solo una questione di qualità, ma anche di etica: mi interessa sapere che i lavoratori siano trattati bene, con equità, e che le aziende soddisfino i requisiti di sicurezza e siano conformi in materia di smaltimento dei rifiuti di produzione.
Anche per questo Como e la sua filiera storica mi rappresentano completamente.
Cosa ti ha dato La Scala?
La sartoria teatrale della Scala va molto oltre la semplice sartoria. È un mondo fiabesco e magico, a partire dai materiali, dalle forme e dagli accostamenti, completamente fuori dal consueto! Ci sono cose che puoi fare solo lì.
Il teatro ha stimolato in me un’eterna sperimentazione, che riporto ad esempio nelle applicazioni e passamanerie da sposa. Mi piace trovare quel dettaglio che rende l’abito più interessante e insolito, seppure con un limite: non è carnevale) 😉
Che stile ha la sposa Silvia Valli?
Leggero, delicato, dolce, come l’anima di chi lo veste. È uno stile non appariscente ma ricercato, su misura, attento ai dettagli e ai materiali. Le ragazze che lo scelgono cercano qualcosa di più di un abito: cercano un’esperienza.
Con tutte le mie spose infatti si crea un’affinità, si condividono momenti… e qualche caffè!
Non sono interessata ad avere un un super business, voglio conservare la mia ottica slow, attenta e selezionata.
Qual è il momento più speciale che conservi nei progetti condivisi con le ragazze?
È bellissimo assistere le spose durante il giorno del matrimonio! L’obiettivo è innanzitutto sollevare le loro mamme dalla vestizione, ma è sempre speciale conoscere tutto il loro mondo.
Il momento che preferisco in assoluto però è anche quello più malinconico: la consegna dell’abito. Si concludono mesi di condivisione, e la grande felicità del matrimonio che si avvicina è unita alla tristezza della fine di un bel momento.
Sono felice se le ragazze conservano un bel ricordo di me… io sicuramente non riesco mai a non affezionarmi!
Com’è il tuo matrimonio ideale? C’è una location particolare che ti rappresenti?
Le componenti di un matrimonio variano a seconda di chi sei, del tuo carattere, della tua età. I miei preferiti sono i matrimoni intimi, i più adatti anche a questo momento storico: sono i più veri e raffinati.
Se dovessi scegliere una location che rappresenti il mio mood sarebbe villa Regina Teodolinda sul Lago di Como: trendy ma caratteristica, piccola e deliziosa con il suo color vaniglia, le piccole persiane….
Un messaggio che vuoi lanciare alle future spose o alle innamorate dell’amore?
Auguro a tutte le ragazze il coraggio di uscire dalla propria comfort zone e trovare il modo di essere sé stesse, ascoltando la propria voce e dimenticando le aspettative altrui.
Il matrimonio è un’opportunità di esprimersi senza condizionamenti esterni, di dichiarare al mondo la persona che si è, senza dover dimostrare nulla a nessuno. Siate consapevoli del passaggio che state facendo e createvi un momento unico e su misura voi.
Nei matrimoni, come nella vita, la persona viene sempre prima di tutto: bisogna puntare sulla forza e non sulla debolezza.
L’ orgoglio più grande del mio lavoro è la consapevolezza e la fierezza sempre maggiore che assumono le mie spose lungo il percorso che facciamo insieme: dapprima timide poi sempre più convinte di quello che vogliono, sono un contributo fondamentale al giusto mix creativo adatto a loro.
Devo dire che ci si diverte molto 😊
Per conoscere il progetto più da vicino, seguite@silviavalli_su Instagram. #onesoul #onedress#nosettastories
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