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novembre 26, 2020 3 min read

INTERVISTA A MANUELA RIVETTI 

La Spinetta è uno dei produttori di vino preferiti di Nosetta; con sede ad Asti e attiva fin dai primi anni '60, l'azienda di famiglia è diventata presto una delle aziende vinicole più prestigiose al mondo, grazie a uno straordinario spirito imprenditoriale e a una carta dei vini pluripremiata.

In occasione delle festività natalizie, abbiamo avuto il privilegio di chiacchierare con l'elegante Direttore Marketing Manuela, membro della famiglia Rivetti e buona amica di Nosetta.

Tra le nostre intenzioni, ovviamente, quella di scoprire e farvi scoprire i vini imperdibili sulle nostre tavole, quelli perfetti da regalare e da gustare, in attesa del nuovo anno.

- Ciao Manuela, ci racconti qualcosa di te?

Sono una sportiva, innamorata degli spazi aperti e della natura. Vino e vigne scorrono nel mio DNA ormai da un secolo (e il buon sangue non mente…).

La mia passione genetica e una laurea in economia aziendale mi hanno permesso di realizzare un bellissimo sogno: trasmettere e promuovere l'arte del vino nel mondo.

Quando non lavoro amo dedicarmi alla lettura e alla visita di musei e mostre, attività che in questo momento mi mancano molto.

- La Spinetta è...

LA SPINETTA è un'opera di amore, umiltà, rispetto. Una tradizione secolare, iniziata dai miei nonni, e portata avanti da noi, ogni giorno con entusiasmo.

- Hai un motto di vita?

Questa citazione di Pasolini mi fa sempre pensare:

"Qual è la vera vittoria, battendo le mani o a cuori che battono?"


- E la tua citazione preferita sul vino?


Una citazione attribuita a Napoleone:

“Non posso vivere senza champagne. Nella vittoria me lo merito e nella sconfitta ne ho bisogno"


- Qual è la parte più emozionante del lavorare in una delle più prestigiose aziende produttrici di vino?


Avere l'opportunità di condividere la passione per il vino (e per i nostri vini!) con persone provenienti da tutto il mondo.

Sono cresciuto con l'azienda e so quanto la mia famiglia ha lavorato e continua a lavorare per ottenere grandi risultati.

Da loro ho imparato che non si tratta solo di fare vino, ma anche di rispettare la natura e la tradizione, con lo sguardo rivolto al futuro.

E poi… trovo sempre incredibile incontrare persone che amano i nostri vini quanto noi!

- Qual è il tuo preferito?

Sono un wine lover a 360 gradi e sono aperto a tutte le qualità… ci sono tante regioni vinicole nel mondo e sono motivato a scoprirle tutte!

Il mio preferito, però, sarà sempre il Barbaresco, la sua eleganza e complessità sono pura poesia.


- La parte più difficile del lavoro come dirigente donna nel settore vitivinicolo?


Credo che ogni azienda ti metta alla prova ogni giorno e che la maggior parte delle volte la sfida sia con te stesso.

Essendo la cantina di proprietà della mia famiglia, devo ammettere di trovarmi in una posizione privilegiata; tuttavia, ho lavorato duramente per dimostrare che da giovane donna potevo essere uguale, se non più qualificata, degli uomini.

La nostra attività era tradizionalmente dominata dagli uomini e sono molto orgoglioso che le donne di grande talento abbiano cambiato la situazione!

- Vuoi darci un'anteprima dei tuoi progetti futuri?


A breve lanceremo un progetto in Toscana, chiamato "La Spinetta nel Borgo"; prevede l'apertura di un agriturismo con appartamenti, ristorante e Spa nel borgo medievale di Casanova (proprio lì dove nel 2001 abbiamo iniziato a produrre vino!)

- Quali consigli di moda daresti per essere elegante e serio allo stesso tempo sul posto di lavoro?


Sono molto appassionata di moda e scelgo sempre con attenzione cosa indossare. Il mio consiglio è:

non sembrare mai squallido, non sai mai cosa succederà nello spazio di un giorno!

- Adesso puoi dirci... qual è la tua Nosetta preferita?


Assolutamente la Carlotta in Cotton Tweed, di colore Sale e Pepe… con essa è stato amore a prima vista!

 

- Ultima domanda... il vino giusto per queste Feste 2020... da regalare o da bere durante il lockdown?

Credo che (rimanendo in Italia) ci siano almeno tre tipologie ideali di vino!

Non può mancare un metodo classico, che è sempre sinonimo di festa e allegria e l'Alta Langasarebbe perfetta.

Un grande vino rosso come Barbaresco, Barolo, Sangiovese, Aglianico del Vulture, c'è l'imbarazzo della scelta...

Ma la mia selezione personale sarebbe:

- Barolo Via Nuova E.Pira - Chiara Boschis. Una donna incredibile.
- Barbaresco Serraboella - Fratelli Cigliuti
- Alta Langa Rosé - Colombo Cascina Pastori
E poi beh, non è Natale senza Moscato d'Asti!

 

 



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